Iniziata la raccolta del riso

Come già annunciato nelle nostre precedenti news (dicembre 2015, ottobre 2016 e maggio 2017), ad Andrianankonko è iniziata la raccolta del riso. Su risaie di dimensioni medie quali quelle di questo villaggio, la raccolta viene fatta da più persone usando il metodo che meglio si adatta alle loro particolarità.



Una volta che la pianta è giunta a maturazione, la pannocchia con una parte del suo gambo viene dapprima recisa con un coltellino (metodo adottato dalle donne) oppure un falcetto (soluzione più comune tra gli uomini) e in seguito raccolta in grandi mucchi, da 100 fino a 200 kg, per essere essicata. Terminata questa prima fase, le piantine vengono in seguito trasportate man mano su dei teli dove avviene la battitura, cioè la separazione dei grani dal loro supporto. Ad Andrianankonko questa operazione viene effettuata con dei trattori: un metodo spiccio, che provoca però parecchia dispersione di prodotto.


I grani di riso ancora grezzi (i malgasci lo chiamano paddy, in italiano risone) vengono quindi raccolti con dei cabarets dalle donne che, dopo aver effettuato una prima sbramatura (in altre parole la pulitura dalla prima buccia) e averli messi in sacchi, li trasportano al villaggio per immagazzinarli nei granai; la parte più importante serve per il consumo alimentare, mentre una certa quantità servirà da semente per la prossima coltivazione.


Infine, secondo necessità, il paddy viene pestato col pestello in mortai di legno; normalmente anche questo procedimento viene effettuato dalle donne, raramente da uomini o fanciulli. L’intera operazione, invero rudimentale, termina qui: il riso è dunque pronto per essere bollito e consumato.

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