La Fondazione Svizzera Madagascar, attraverso i piccoli allievi della sua scuola materna “Mazavaloha” di Ambatazavavy, manda a tutti i migliori auguri per il 2025, scusandosi nel contempo che questi arrivino con un piccolo ritardo rispetto al consueto, a causa del maltempo che attualmente imperversa sul Madagascar in seguito al passaggio del ciclone Dikeledi.

Fortunatamente – a differenza del nord-ovest malgascio, nella regione della Diana (che da Antsiranana si estende fino a Ambilobe e Ambanja) – l’isola di Nosy Be è stata parzialmente risparmiata. È infatti soprattutto ad est, nella regione della Sava (che da Antsiranana, passando per Vohemar, Sambava e Antalaha, si estende fino a Toamasina), che le intemperie hanno causato pesanti disagi: sono almeno 3 le vittime accertate, oltre ai 1’700 sinistrati. I danni non sono per fortuna paragonabili ai disastri provocati a metà dello scorso dicembre dal ciclone Chido, in particolare a Mayotte (un dipartimento francese nel canale del Mozambico), e in minor misura dall’attuale Dikeledi, che ha ripreso forza e sta ora risalendo da sud.
Per la verità, in queste regioni i cicloni non sono una novità in questa stagione, che di norma comprende i mesi tra gennaio e marzo. Tuttavia, quest’anno si stanno presentando in maniera più devastante del solito. Una delle ragioni è il riscaldamento fuori del normale dell’Oceano Indiano, causa principale degli attuali cambiamenti climatici.

In conclusione, la speranza è che l’augurio per un 2025 sereno e soprattutto in buona salute espresso dagli allievi della scuola materna “Mazavaloha” di Ambatozavavy  possa arrivare non solo agli amici della Fondazione Svizzera Madagascar, ma anche e soprattutto in cielo, presso il creatore Zanahary, affinché queste terre di per sé fragili e sfortunate non vengano pure martoriate da eventi di questo tipo, che per le loro caratteristiche diventano catastrofici.

 

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