Mercoledì 5 marzo presso gli uffici dell’AIL SA (Aziende Industriali della Città di Lugano) la presidente Mascia Cantoni ha ricevuto un secondo chèque di fr. 10’000.- (il primo le fu consegnato nell’agosto 2007), per la costruzione dell’acquedotto al villaggio di Navetsy, sull’isola di Nosy Be, ultimato nel novembre 2007.
Per l’occasione la presidente ha consegnato ai rappresentanti dell’Azienda un DVD che documenta questa realizzazione. Attualmente in Madagascar c’è la stagione delle piogge ed è in questo periodo che si formano i cicloni. Nella notte tra il 5 e il 6 marzo è arrivato il terzo ciclone della stagione, chiamato JOKWE: proveniente da nord/nord-est, è entrato all’altezza di Diego-Suarez, è sceso lungo la costa nord-occidentale del Paese e, prima di allontanarsi verso le coste africane, si è abbattuto sull’isola di Nosy Be. Secondo le informazioni in nostro possesso il ciclone ha provocato grandi disastri su tutta l’isola e secondo notizie non controllate ci sarebbe pure qualche vittima.
La situazione ad Ambatozavavy, il villaggio presso il quale ha sede la nostra Fondazione, è desolante. La maggior parte delle case e delle capanne sono state colpite, alcune perfino completamente distrutte, non solo per colpa del vento ma anche per la moltitudine degli alberi caduti. Sembra però che qui non ci siano vittime. Attualmente il villaggio è isolato dal resto del mondo, ma oggi squadre di volonterosi sono già all’opera per lo sgombero della pista.
In particolare sono stati duramente colpiti il dispensario del villaggio, ristrutturato dalla nostra Fondazione alla fine degli anni novanta, il nostro asilo infantile “Mazavaloha” e pure buona parte del Centro di Formazione turistica e alberghiera, che secondo previsione dovrà aprire il prossimo settembre: il ristorante, costruito con materiale vegetale, è andato completamente distrutto e diversi alberi sono caduti sulla casa della direzione, sul refettorio e sul dormitorio (tutti e due di recente costruzione) e pure su uno dei nove bungalows, danneggiandoli, per fortuna parzialmente. Nostri incaricati sono già sul posto per una valutazione dei danni.
Siccome la quasi totalità delle vie di comunicazione sono interrotte, soprattutto per via della caduta di alberi, non si conosce per nulla la sorte dei villaggi i più isolati dell’isola.
Per fortuna in serata il ciclone, i cui venti, secondo le informazioni fornite dal Centro meteo dell’isola della Réunion, superano i 130km/h con punte fino a 170 km/h, ha lasciato l’isola di Nosy Be dirigendosi verso il canale del Mozambico e oggi, 7 marzo, il sole splende di nuovo.
A memoria d’uomo non si conosce un ciclone che si è abbattuto con una simile violenza su quest’isola: infatti di regola i cicloni toccano il Madagascar dal settore nord/nord est, di conseguenza la costa nord-ovest risulta oltremodo protetta dalla catena montagnosa che si estende lungo tutto il Madagascar.
Domenica 9 marzo scorso ha avuto luogo presso la Residenza Rivabella di Magliaso un incontro tra le classi scolastiche della Regione dell’Insubria: una classe di Lugano dell’Istituto St. Anna e due di Varese – la scuola Primaria Paritaria M. Ausiliatrice e la Scuola Primaria Luigi Settembrini – che hanno aderito al nuovo progetto della FSM, la “Linea Áncora”.
Al pubblico, accorso numeroso, gli scolari hanno presentato i loro messaggi, dei disegni e una somma in denaro raccolta imponendosi un piccolo sacrificio sulla loro ricca merendina quotidiana; tutto ciò all’insegna della solidarietà. Il tutto sarà consegnato prossimamente ai loro amici delle scuole elementari dei villaggi di Ambatozavavy e Navetsy, sull’isola di Nosy Be.
Accompagnati dai loro insegnanti, genitori e parenti, gli allievi, i veri protagonisti dell’incontro (d’altronde molto ben riuscito), hanno ascoltato con interesse gli interventi dei diversi relatori. In ordine cronologico: Alexandre Alemann, direttore della Residenza Rivabella; Giancarlo Ronco, della Pro Loco di Varese; Dott. Pierluigi Togni, presidente dell’Associazione Fosit che riunisce le Ong della Svizzera Italiana; Mascia Cantoni, presidente, e Fiorenzo Melera, membro del C.d.D., della FSM e Attilio Fontana, sindaco di Varese.
Tutti i presenti hanno augurato lunga vita e anche un grande successo a questa nuova iniziativa della Fondazione, coordinata in modo ineccepibile da Margherita Maffeis, nella speranza che questi ragazzi, una volta adulti, possano essere protagonisti nel dirigere i destini dell’umanità in un mondo, se non proprio migliore, almeno più equilibrato per quanto riguarda il godimento dei beni prodotti da uno sviluppo che deve essere evidentemente sostenibile.