Un’esperienza di volontariato

Il signor Fabio Casati, un amico della Fondazione, ha desiderato recarsi sul posto, qui a Nosy Be, per vedere se potesse dare una mano concreta e benevola alla concretizzazione dei progetti che la FSM ha in corso. È già un mese che il signor Casati è sull’isola e sta facendo il suo apprendistato che – per un occidentale abituato a tutt’altri modi di vivere e a giudicare il prossimo da un osservatorio che crede privilegiato, e dunque migliore – non sempre gli riesce evidente di sopportare.

Il signor Fabio Casati, un amico della Fondazione, si è recato come volontario sull’isola di Nosy Be


Ecco di seguito le sue prime considerazioni, che, ritenute interessanti, abbiamo deciso di pubblicare sul nostro sito.

«Un dipinto al Museo Maina di Caslano con dei colori bellissimi e delle altrettanto belle immagini del Madagascar mi hanno spinto a chiedere all’artista, Mascia Cantoni, un incontro per discutere con lei il mio desiderio di fare del volontariato proprio sulla piccola isola di Nosy Be, dove la Fondazione Svizzera Madagascar, di cui Mascia è Presidente, ha svolto negli ultimi due decenni un lavoro fondamentale per la popolazione. Da quell’incontro, della primavera scorsa, sono passati alcuni mesi e dopo vari colloqui chiarificatori ho deciso di partire e di raggiungere Fiorenzo Melera, Membro del CD della FSM, residente sull’isola e conoscitore della realtà malgascia.

Mi chiamo Fabio Casati, risiedo nel Comune di Bioggio e da circa due anni sono in pensione, ecco la condizione primaria perché il mio progetto di volontariato può avverarsi. Conoscevo l’isola per esserci stato in vacanza nel settembre del lontano anno 2000, quindi sapevo della bellezza della sua natura, il colore del suo mare ma anche della povertà, seppur dignitosa, della maggior parte della popolazione e, sebbene tutto questo sembrava fosse chiaro in me, il mio arrivo alcune settimane fa mi ha lasciato turbato e sconcertato; solo con il passare dei giorni sono riuscito a osservare la realtà con occhi e spirito diversi.

Le tematiche di cui Fiorenzo mi ha fatto partecipe e a cui dovrei collaborare sono:

  • L’Associazione delle Scuole Materne dell’iola di Nosy Be, una struttura che deve essere rivista e ridinamizzata dopo il decesso di René, il direttore e coordinatore di progetto della FSM e presidente dell’Associazione, avvenuto nel giugno dello scorso anno.
  • La regolarizzazione definitiva e secondo le leggi in vigore dei terreni della FSM dove si trova il Centro di Formazione per il Turismo e l’Albergheria, al villaggio di Ambatozavavy
  • La ristrutturazione e la sensibilizzazione per una vera e concreta manutenzione degli acquedotti costruiti negli scorsi anni dalla FSM

Da questi compiti cercherò di trarre il meglio e di portare in Ticino notizie e documentazioni a sufficienza per potere nei prossimi mesi acquisire fondi per dare la possibilità di proseguire in questo eccellente impegno che la Fondazione Svizzera Madagascar, con la sua Presidente Mascia, Fiorenzo e gli altri membri del CA, si è data finora per migliorare le condizioni di vita primarie della popolazione.

Se riuscirò in questo mio intento, e qui voglio ringraziare la mia compagna Elena che me ne ha dato la possibilità, vorrò certamente ritornare e continuare nel mio impegno, vagheggiato un giorno, al Museo Maina di Caslano.»


Alcuni scatti della meravigliosa natura di Nosy Be realizzati dal signor Casati


Ora il signor Fabio Casati sta cercando di destreggiarsi, in tutta umiltà e nel modo più rispettoso possibile, tra le infinite prove cui ogni giorno è obbligato a confrontarsi. Naturalmente non gli mancano gli aspetti piacevoli per allietare il suo soggiorno, come quello, anche un po’ avventuroso, di visitare le “Mitsio”, un bel gruppo di isole distanti una quarantina di miglia marine al nord dell’isola di Nosy Be. Uno degli obiettivi era pure quello di andare a toccare con mano i famosi “Tsingy”, le “canne d’organo” che hanno originato il simbolo della FSM (vedi anche la relativa news del 2010).

I famosi Tsingy che hanno dato origine al logo della FSM, fotografati da Fiorenzo Melera

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